Obiettivi emissioni auto UE in ritardo
Transizione elettrica più lenta
Le regole sulle emissioni per il 2035, stabilite dalla Commissione Europea nel 2022, sono state definite in un contesto economico molto diverso da quello attuale, quando l’Europa stava uscendo dalla pandemia. In quel periodo si prevedeva una rapida diffusione delle auto a zero emissioni, tale da permettere ai costruttori di ridurre in modo significativo la dipendenza dai veicoli con motore a combustione interna (ICE) già a partire dal 2025. L’obiettivo era chiaro: dal 2035 vietare la produzione e vendita di auto non a zero emissioni.
A distanza di alcuni anni, però, la realtà del mercato si è rivelata più complessa. Le auto elettriche pure rappresentano oggi meno del 20% delle nuove immatricolazioni in Europa, segno che la transizione energetica procede più lentamente del previsto. Tra i principali ostacoli restano i costi elevati dei veicoli elettrici a batteria (BEV), ancora superiori a quelli delle già costose auto ICE, oltre a una rete di ricarica che risulta insufficiente in molte aree del continente.
A questi fattori si aggiunge il tema dei valori residui, generalmente più bassi per le auto elettriche rispetto ai modelli tradizionali, un elemento che continua a influenzare le scelte dei consumatori e a rallentare il percorso verso una mobilità a zero emissioni.